Videotutorial per la serie “I focus di IperSpace BIM” riguardo la modellazione e il calcolo di PEDA (pareti estese debolmente armate). Questo approfondimento analizza il caso di un fabbricato di due piani realizzato mediante le pareti estese debolmente armate. Il copriferro è pari a 2 centimetri. La collana “I focus di IperSpace BIM” contiene degli approfondimenti sul software di calcolo strutturale e analizza problemi specifici offrendo spiegazioni tecniche e scientifiche.
Le strutture PEDA
Tra le strutture sismo-resistenti che è possibile realizzare in cemento armato, le Norme Tecniche delle Costruzioni 2018 individuano la tipologia con pareti estese debolmente armate (PEDA). Per questa tipologia, la norma prevede che le pareti si estendano per buona parte del perimetro della pianta strutturale e siano dotate di idonei provvedimenti al fine di garantire la continuità strutturale, così da produrre un efficace comportamento scatolare (par. 7.4.3.1 NTC 2018). In fase di modellazione le PEDA devono essere trattate come delle normali pareti in c.a.; la progettazione può essere di tipo non dissipativo con un fattore di comportamento <1,5, oppure di tipo dissipativo esclusivamente in classe B.
La norma in particolare le NTC 2018, per limitare le tensioni di compressione nel calcestruzzo al fine di prevenire l’instabilità fuori piano, evidenziano che lo sforzo normale sia inferiore al 40% della massima resistenza a compressione della sola sezione in cls (ν=NEd/NRd,cls ≤ 0,4). Per garantire che la rottura a flessione sopraggiunga prima di quella di taglio, le sollecitazioni taglianti devono essere amplificate attraverso un fattore pari a q+1/2 (valida se la struttura è di tipo dissipativo).
Guarda il video applicativo con il software di calcolo strutturale IperSpace BIM:
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