Normativa

Nuovo obbligo di polizza per calamità naturali, tra cui il sisma anche per fabbricati.

1 Ottobre 2024

A partire dal 2025, tutte le imprese operanti in Italia saranno tenute a sottoscrivere una polizza assicurativa contro i danni provocati da calamità naturali, sisma compreso. È stato infatti approvato il decreto attuativo che stabilisce le sanzioni per chi non rispetterà questa nuova normativa.

Un obbligo introdotto dalla Legge di Bilancio 2024

La Legge di Bilancio per il 2024 ha sancito l’obbligo per tutte le aziende italiane di assicurarsi contro i danni derivanti da eventi naturali catastrofici (art. 1, commi 101 e seguenti della legge 213/2023). Le imprese dovranno essere in regola con questa disposizione entro il 31 dicembre 2024. In base al comma 101, l’obbligo riguarda:

“Le imprese con sede legale in Italia e quelle con sede all’estero ma operanti stabilmente sul territorio italiano, obbligate all’iscrizione nel registro delle imprese ai sensi dell’articolo 2188 del codice civile, devono stipulare, entro il 31 dicembre 2024, polizze assicurative per la copertura dei danni ai beni elencati all’articolo 2424 del codice civile, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), causati direttamente da calamità naturali ed eventi catastrofici verificatisi sul territorio nazionale. Tra gli eventi da assicurare rientrano terremoti, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni.”

La misura interessa quindi tutte le imprese registrate in Italia e quelle straniere con operazioni stabili nel paese, con l’obiettivo di rafforzare la capacità di resistenza del settore produttivo nazionale di fronte a eventi catastrofici sempre più frequenti.

Coperture assicurative richieste

Le polizze dovranno coprire i danni a una serie di beni aziendali specifici:

  • Terreni e fabbricati;
  • Impianti e macchinari;
  • Attrezzature industriali e commerciali.

Le aziende saranno quindi obbligate a proteggere questi beni contro eventi come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. L’obbligo non si applica ai professionisti e agli imprenditori agricoli, per i quali l’assicurazione resta facoltativa.

Le imprese che non rispettano tale obbligo non potranno accedere a contributi, agevolazioni o sovvenzioni pubbliche in caso di danni causati da eventi catastrofici. Anche se l’obbligo entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2025, le aziende dovranno stipulare le polizze entro la fine del 2024 per evitare eventuali sanzioni.

Le polizze potranno includere una franchigia, ma non superiore al 15% del danno subito, per assicurare una distribuzione equilibrata dei costi tra l’impresa e l’assicuratore.

Il decreto attuativo è pronto.

Lo schema del decreto attuativo, elaborato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato recentemente presentato alle associazioni di categoria. Il testo specifica quali imprese saranno soggette all’obbligo assicurativo, definisce la copertura prevista e chiarisce quali eventi devono essere coperti (terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni).

Inoltre, il decreto obbligherà le compagnie assicurative a non rifiutare la stipula di polizze con le aziende, purché rispettino i limiti della tolleranza al rischio e le condizioni di solvibilità. Una delle novità è che, in caso di sinistri legati a eventi catastrofici, le assicurazioni dovranno versare un anticipo del 30% del danno stimato, per garantire alle imprese liquidità immediata e facilitare una rapida ripresa delle attività.

Secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “Questo decreto rappresenta un passo cruciale per la protezione del nostro sistema produttivo. L’introduzione dell’obbligo assicurativo aiuterà le aziende a salvaguardare sia la produzione che i posti di lavoro in un contesto di eventi catastrofici sempre più frequenti.”

Premi assicurativi e trasparenza

I premi saranno calcolati in base al livello di rischio, tenendo conto delle caratteristiche geografiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati. Verranno impiegati modelli predittivi per monitorare e aggiornare periodicamente la probabilità di eventi catastrofici e la vulnerabilità delle risorse aziendali. Questo approccio consentirà di adattare le polizze alle variazioni nei valori economici e nei modelli di rischio.

Per favorire trasparenza e concorrenza, le assicurazioni saranno tenute a pubblicare il documento informativo e le condizioni di contratto sia presso i propri punti vendita sia sui rispettivi siti web. Le polizze potranno avere limiti di indennizzo in base alla fascia di rischio, come nel caso di somme assicurate fino a 1 milione di euro, dove l’indennizzo corrisponderà all’importo della copertura assicurativa stipulata.

Con queste nuove disposizioni, il governo mira a creare un sistema più robusto e resiliente, capace di sostenere le aziende italiane in caso di emergenze naturali, garantendo loro protezione e continuità operativa anche in situazioni di crisi

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