Le Software House operanti nel settore delle costruzioni in Italia annunciano l’adozione del “Manifesto dell’openBIM”, un impegno collettivo mirato a promuovere la collaborazione e l’adozione di standard aperti nel Building Information Modeling (BIM) per migliorare l’efficienza e la qualità dei progetti, degli edifici e delle infrastrutture costruite.
Il Manifesto è il risultato di un tavolo di lavoro interassociativo unico, in cui le due organizzazioni promotrici, IBIMI buildingSMART Italia e AIST – Associazione Italiana Software Tecnico (di cui Soft.Lab è membro del direttivo) hanno contribuito in modo significativo fornendo una visione strategica e offrendo una prospettiva tecnica per i suoi contenuti.
Unendosi a questa iniziativa, Soft.Lab riconosce l’importanza di lavorare insieme per un futuro delle costruzioni più efficiente, sostenibile e collaborativo, impegnandosi a contribuire attivamente alla diffusione dell’openBIM e ad adottare le migliori pratiche per il bene della comunità e del settore delle costruzioni nel suo complesso.
“L’openBIM, rappresenta un approccio innovativo e collaborativo per l’edilizia che può rivoluzionare il modo di progettare, costruire e gestire le opere – racconta l’ing. Giuseppe Pica, CEO di Soft.Lab e responsabile del Dipartimento Ricerca e Sviluppo – È basato su un modello di informazioni condiviso, che permette ai membri di un team di lavorare insieme su un progetto, scambiandosi i dati tra diversi software e piattaforme, senza perdere informazioni o qualità. Come azienda di software strutturale, noi di Soft.Lab siamo convinti che l’openBIM sia la soluzione ideale per fornire ai nostri clienti una soluzione di interoperabilità completa e integrata, che li aiuti a realizzare i loro progetti in modo più efficace, più economico e più sostenibile”.
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