Progettazione

BIM: un nuovo approccio alla progettazione

30 Novembre 2017

Il BIM ha segnato il modo di intendere la progettazione; dall’architettonico allo strutturale, la rappresentazione di modelli digitali consente la generazione di un documento digitale unico frutto della condivisione della conoscenza di tutti gli addetti ai lavori. Il Building Information Modeling spesso viene utilizzato erroneamente per indicare un software, una suite, etc. mentre invece esso si configura come un vero e proprio approccio garantendo il dialogo e l’interoperabilità su uno stesso documento. Il risultato è una riduzione dei tempi morti tra i vari attori, perfetta integrazione tra architettonico e strutturale, standardizzazione dell’estensione di tutti i documenti tramite il modello IFC, riduzione di errori, duplicazioni e controlli di congruenza.

L’Industry Foundation Class, così come definito da buildingSMART, vuole essere un codice unico per garantire l’utilizzo dello stesso modello da software differenti senza perdita di informazioni. La buildingSMART ha creato differenti livelli di estensione IFC quali IFC2, IFC2x3 e IFC4 Add1 e IFC4 Add2 per citare i più recenti, che consentono di interagire con i modelli di progetto nella maniera più opportuna secondo l’esigenza dell’utente. In particolare l’IFC4 Add1 (compatibile con la versione di IperSpace BIM) consente:

  • miglioramenti in termini di geometrie, progettazione e caratteristiche parametriche;
  • maggiore coerenza sull’interpretazione e l’utilizzo del modello IFC realizzato con altri software;
  • interoperabilità da BIM (Building Information Modeling) a GIS (Geographic Information System) per l’analisi dati su scala urbana;
  • aumento del numero di progetti disponibili nella visualizzazione;
  • incremento degli elementi tecnologici trattati e delle analisi ad essi associate;
  • una maggiore efficienza nelle analisi temporali e di project management con una perfetta integrazione con ifcXML;
  • corregge i problemi tecnici riscontrati dopo il rilascio dell’IFC2x3 ed è compatibile con le versioni precedenti;
  • consente l’estensione dell’IFC alle infrastrutture di notevoli dimensioni e ad altre parti dell’ambiente costruito.

L’evoluzione del concetto è stata comunque rivoluzionaria: dalla modellazione geometrica 3D di un fabbricato, si è passati alla 4D che tiene conto dei tempi, alla 5D che considera i costi fino alla 6D per ciò che riguarda la gestione e manutenzione. Oggi si tende, sempre di più, a parlare non solo di Building Information Modeling ma di Building Information Management o addirittura Construction Information Management inteso più come un modello di gestione e coordinamento che di progettazione vera e propria; questo processo ha permesso la nascita di una figura professionale volta a supervisionare questi processi: il BIM Manager.

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